Se questo numero di Verticale esiste è grazie allo straordinario entusiasmo con cui è stato accolto, sei mesi fa, quello che avevamo definito “pilota”, il numero zero di un’esperienza editoriale che speriamo, oggi più che mai, possa durare.
Un magazine indipendente la cui ambizione è quella di raccontare al meglio alcuni vini che riteniamo essere particolarmente significativi. Per la loro storia, per il loro territorio, in generale per il contesto in cui sono inseriti. Ogni numero ne contiene sei. Partiamo dalla prima annata prodotta e finiamo con l’ultima sul mercato, vini sempre raccontati attraverso tre diverse sensibilità. Le note di degustazione, infatti, non rappresentano un’unica e omogenea indicazione, com’è solito nelle guide: ogni assaggiatore, su Verticale, ha un proprio spazio che può collidere con l’interpretazione degli altri autori. Oppure completarla: le schede sono realmente caratterizzate dal dialogo tra chi assaggia, al punto che alcune di queste si dilatano proprio per dare valore allo scambio. Ribadiamo questo concetto, già espresso sul numero zero, perché in questi mesi abbiamo potuto trarre informazioni fondamentali da un buon numero di lettori, tra tutte la forte empatia nei confronti di uno o più degustatori.
La nostra prima responsabilità riguarda la scelta dei vini, senza alcun pregiudizio: abbiamo deciso attraverso Verticale di raccontare di aziende di ogni tipo, approccio e dimensione, sempre dalla storia tutt’al più ventennale, in una dinamica di fiducia reciproca che, da entrambe le prospettive, guarda al futuro: la storiografia di un vino è fondamentale dal momento che, inevitabilmente, diventa metro di paragone per le annate che verranno.
Ci rendiamo conto che Verticale possa apparire come un magazine dedicato a collezionisti o, nel complesso, a soli professionisti. Ci piace pensare non sia così. Per esempio in questo primo numero “ufficiale” abbiamo provato a concentrarci maggiormente sulle introduzioni, aumentandone l’estensione e curandone i
dettagli: storia, viticoltura, enologia, critica e mercato sono argomenti utili a tutti perché venga compresa la circostanza da cui ogni vino si origina. Per questo siamo convinti che Verticale possa essere utile a ogni appassionato che abbia voglia di approfondire un vino, una cantina e più in generale un territorio.
Non tutti i vini sono reputati allo stesso modo durante le nostre degustazioni, è chiaro che alcuni siano più coinvolgenti di altri. Cerchiamo di mettere nella giusta prospettiva ogni annata, dalle più celebrate a quelle considerate minori. Non usiamo punteggi, li riteniamo più utili nelle comparazioni orizzontali, durante le quali i produttori presentano il vino di una singola vendemmia, magari dalla medesima zona, e i giudizi sono determinati da vari fattori, in base alle tipologie.
Su Verticale valutiamo attraverso uno sguardo che tiene conto della storia del vino, del suo areale e dell’azienda. All’interno di questo percorso abbiamo deciso di segnalare quelle annate che colpiscono i tre assaggiatori, a volte per ragioni diverse ma sempre quando il vino rivela peculiarità che solo una verticale può palesare. Non ci sorprende quindi vedere emergere vini prodotti in condizioni più complesse, magari per questo trascurati ma capaci di sorprendere, a distanza di anni. Questo, pensiamo, dà valore alla cura con la quale ci approcciamo.
Le note di degustazione sono sempre precedute dal commento dei produttori, raccontate durante l’assaggio. Si tratta di rievocazioni che possono comprendere l’andamento climatico o il lavoro in quella specifica annata ma anche ricordi personali. Affiora, così, un quadro ricco di sorprendenti sottigliezze, si avverte la sensibilità di chi prova dispiacere o soddisfazione, di chi cresce e matura a fianco del proprio vino. A volte vorremmo possa essere detto qualcosa in più, desidereremmo maggiore precisione ma comprendiamo quanto invece sia più importante che quella voce venga fuori nel modo più spontaneo possibile.
Jacopo Cossater, Matteo Gallello, Nelson Pari
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In questo numero le verticali complete di:
. ‘A Vita, Rosato
. Colline della Stella, Franciacorta Riserva Dosaggio Zero Francesco Arici
. La Colombera, Colli Tortonesi Timorasso Il Montino
. Maccario Dringenberg, Dolceacqua Curli
. Oasi degli Angeli, Kupra
. Monte Dall’Ora, Valpolicella Classico Superiore Camporenzo